I consigli di Athena®: Passaporto per il cane

Tempo fa, una coppia di sposi di Reggio Emilia, a cui ho svolto il mio servizio di dog sitter per matrimoni per il loro cane Dea, mi contattarono, visto che erano a conoscenza che avevo fatto il corso sul benessere animale rilasciato dall’ASL di Bologna, per chiedermi informazioni sulla procedura da adottare per portare il loro cane all’estero.

Gli spiegai che in alcuni Stati è obbligatorio il passaporto per il cane. Per viaggiare all’estero con il cane oppure il gatto, è necessario attenersi a determinate procedure che possono variare da Stato a Stato. Ad esempio ci sono delle profilassi da seguire oltre alle normali vaccinazioni o procedure contro parassiti interni ed esterni da effettuare annualmente. Per determinati Paesi è necessario fare il bool test un prelievo di sangue  su cui verranno effettuati i test per la positività alla rabbia. Visto che questo test deve essere eseguito con determinate tempistiche e scadenze, dovete informarvi presso il vostro veterinario o presso la ASL della vostra zona.

La normativa di riferimento è il regolamento n° 998 del 2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 maggio 2003: movimentazione degli animali da compagnia.

Il passaporto per il cane è obbligatorio dal 1° ottobre 2004 per tutti gli animali d’affezione.

Per ottenere il passaporto per i nostri fedeli amici a quattro zampe è necessario che il cane, abbia già il microchip (dal 1 gennaio 2005 è obbligatorio l’inserimento del microchip sottocute per tutti i cani e gatti nati successivamente a questa data), sia iscritto all’anagrafe veterinaria dell’ASL di zona, come ad esempio il cane della coppia di sposi di Reggio Emilia e che abbia effettuato la vaccinazione antirabbica. Il passaporto può essere richiesto dopo 21 giorni dall’effettuazione della vaccinazione antirabbica e non ha scadenza.

Perché è importante fare il Passaporto?

Il passaporto è necessario per tutelarsi dai rischi sanitari.

Deve contenere i dati anagrafici del proprietario dell’animale, deve certificare le eventuali vaccinazioni effettuate all’animale e obbligatoriamente la vaccinazione antirabbica.

Nel caso di Gran Bretagna, Irlanda e Svezia, sarà necessario anche un test immunologico di verifica degli anticorpi della rabbia da effettuare nei tempi richiesti da ciascun Paese straniero. Ventiquattro ore prima della partenza il veterinario certificherà, apponendo un timbro sul passaporto, che l’animale è in condizioni di salute idonee per il viaggio.

Spero che questi consigli siano stati utili per tutte le persone che vogliono portare all’estero il loro fedele amico a quattro zampe.